Mi trovavo sempre a Massa Marittima, dai ragazzi del Bike Service, al termine della mia mezza giornata di prova con la VALA, ho deciso di provare la BULLIT ( purtroppo non la versione TOP di gamma.. ).
Quando mi è capitata tra le mani la “nuova” Santa Cruz Bullit C:90, avevo aspettative alte… ma non così alte da immaginare che in un paio d’ore potesse diventare una delle e-MTB che più mi hanno divertito negli ultimi anni. Non è solo una questione di numeri o di componenti: è il modo in cui questa bici interpreta il concetto di “enduro elettrica”.

Design e prime sensazioni: una presenza che si fa notare
La C-90 colpisce subito per le proporzioni: massiccia, ma non ingombrante.
Il carbonio di Santa Cruz, nella versione C, offre un mix riuscitissimo tra robustezza e un peso poco sopra i 22 kg in questo allestimento.
Una volta in sella, ci si ritrova in una posizione molto equilibrata con la sensazione che la bici voglia più accompagnarti che dominarti. È una base di partenza che mi ha trasmesso subito fiducia ancora prima di inserire la prima pedalata.

Salita: quando la potenza dei 100 NM non sovrasta il controllo
Il Bosch Performance Line CX è noto per la sua grinta, ma sulla Bullit C-90 entra in scena con un comportamento quasi educato: spinge forte, sì, ma mai in modo brusco.
Sulle rampe più tecniche la ruota anteriore resta incollata al terreno e ti permette di affrontare passaggi dove, di solito, con una full-enduro elettrica mi è capitato di “ballare” un po’ troppo.
La batteria da 600 Wh, che sulla carta potrebbe far storcere il naso a chi cerca autonomia infinita, si è invece rivelata più che sufficiente. In modalità Auto ( non avendo tutta la giornata a disposizione ) mi sono trovato a gestire 53 Km, un dislivello importante di 1550 Mt di dislivello sia in salita che in discesa con un residuo di batteria del 18 %.
Mi ha stupito perchè io ho una Focus 6.9 con batteria da 800 Watt e sempre motorizzata Bosch ma pesando ben quasi 5 kg in più posso confermarti che consuma quanto la Bullit con batteria però da 600 Watt.
La sospensione: una progressione che sorprende
Il nuovo schema sospensivo 4 Bar è forse la novità più importante della Bullit di ultima generazione, ed è lì che la C-90 mi ha convinto del tutto. Nei tratti smossi, sulle radici e nei rock garden, il carro assorbe senza risentimenti e rimane composto: niente rimbalzi strani, niente cedimenti che ti costringono a cambiare linea.
La progressione è morbida all’inizio, perfetta nei tratti più veloci e nervosi ma quando inizi a spingere o arrivi ai drop più decisi, senti chiaramente il punto in cui la sospensione “pianta i piedi” e ti sostiene con fermezza.
È quella sensazione di avere sotto il culo ( scusate in francesismo ) un’ammortizzatore molto progressivo
La Bullit ha 170 mm di escursione ant/post e per i sentieri che ho fatto ho deciso di mettere il Flip-Chip nella posizione LOW perchè così facendo ho portato l’angolo di sterzo a 63,3° e abbassando il movimento centrale di 4 mm mi ha permesso di avere maggior stabilità e sentire la bici più incollata al terreno.
Discesa: qui la Bullit mostra il suo DNA
La Bullit C-90 è nata per scendere forte. Ma la cosa più interessante è che non devi essere un rider mega aggressivo per apprezzarla.
Nei curvoni ti accompagna con una stabilità quasi prepotente; nei cambi di direzione rapidi ti sorprende perché, nonostante la mole da e-MTB, segue la tua linea con precisione.
In merito alla configurazione MX, avrei preferito una configurazione Full 29 per quanto riguarda il diametro dei copertoni.
Quando ho guidato pulito e quando mi sono concesso qualche ingresso più sporco nei rock garden la Bullit mi ha aiutato molto a raddrizzare la traiettoria o prenderla ancora più veloce quando era giusta.

Feeling personale: quella fiducia che ti fa osare
Ci sono bici che ti divertono e bici che ti trasmettono fiducia.
La Bullit C-90, per me, è una delle poche che fanno entrambe le cose contemporaneamente.
Mi sono ritrovato, senza quasi accorgermene, a osare linee in cui non passo sempre alla prima, semplicemente perché la bici mi faceva sentire sicuro.
Non limitato, ma sostenuto. È come avere un compagno di riding più forte di te che ti dice: “vai, ci sono io”.
Conclusioni: una e-MTB nata per chi non vuole compromessi
La Santa Cruz Bullit C-90 non è una bici per tutti anche solo pensando al lato economico.
È una bici per chi vuole salire bene e scendere ancora meglio.
Per chi non ha paura dei sentieri tecnici.
Cosa cambierei? Rullo di tamburi….
Copertoni : Utilizzerei i copertoni radiali Gravity della Schwalbe ( se non mi importasse di aggiungere peso o se non facessi risalite su asfalto
Oppure utilizzerei i copertoni di Specialized in particolare Hillbilly all’anteriore e l’Eliminator al posteriore per una maggiore scorrevolezza e un peso ridotto.
Range Extender: Anche se ti ho detto che sono rimasto impressionato dall’autonomia, comprerei comunque il Range Extender da 250 Watt per quando vado in giro con PAPA’ oppure per quando avrò Lezioni di guida visto che solitamente si fanno giri decisamente più lunghi.
Freni: Monta gli SRAM Maven Base, posso dirti che mi sono trovato abbasta bene ma su una bici così io monterei dei bei TRP DH-R Evo oppure sarei molto curioso di provare i Raicam.
Grazie per essere arrivato fino a qui ci vediamo al prossimo test 😉
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